SU PIU’ FRONTI

Nel 1972, Gianantonio Tosoni succede, quale sindaco, a Giuseppe Scalvini. Ne continuerà l’opera, distinguendosi, ad esempio, nel dare un senso compiuto alla neonata CBBO. Frenata, purtroppo, dagli eccessi del campanilismo, del localismo e dai meschini personalismi. Mentre l’ ASM, suo contraltare, compiva i passi che ha compiuto. Scalvini, intanto, era tutt’altro che un pensionato della politica. Posto a capo dell’Ente Ospedaliero, s’accorse subito che “l’ospedalino” non era più in linea che le esigenze più sentite della moderna sanità. Senza un deciso salto di qualità, Ospedale, Fiera agricola e Mercato bestiame non avrebbero avuto il minimo avvenire. Ed il risultato, della sua opera, è davanti agli occhi di tutti: basta guardare l’Ospedale, inaugurato negli anni ’80. Scalvini non ha nemmeno avuto la gioia di vederlo finito ed operante. Ci lasciava nel 1982. Decisivo, per l’Ospedale, l’apporto dell’assessore regionale Ettore Isacchini. Personaggio alquanto discusso ma, Montichiari, molto gli deve. Con i contributi decisivi del FEOGA (Fondo Europeo di Garanzia e Orientamento per l’Agricoltura), e grazie all’apporto dell’eurodeputato, il monteclarense Mario Pedini, i primi anni ’80 vedevano la nascita del Centro Fiera.

L’area del “vecchio mercato”, e dell’ “ospedalino” una volta liberate, innescavano un complesso meccanismo virtuoso. Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: nascita della City, nuovo Ufficio Postale, acquisizione del Castello Bonoris e…Nuovo Palazzo Municipale. Come risultato indiretto, il recupero del Galeter, in Borgosotto ed il Nuovo Ospedale, la nuova sede della BCC. Poi…il Centro Fiera. Poiché lo sviluppo deve accompagnarsi al progresso, le opere di edilizia scolastica e sportiva: l’Istituto Don Milani, le riammodernate Scuole del Centro, le Piscine, il Palageorge. Basterebbe questo ristretto elenco, per smentire affermazioni tendenti a far credere ad anni di inattività. Le parole volano in libertà ma, i muri, sono sotto gli occhi di tutti: la disonestà intellettuale non è soggetta a prescrizione!

Montichiari ha goduto, e gode, di notevole prestigio sia nell’ambito provinciale che a livello nazionale. Ed oltre. Questo è il risultato dell’impegno e del lavoro di amministratori che non si sono limitati al compitino ma, lungimiranti, hanno saputo guardare lontano. L’insegnamento morale, di Giuseppe Scalvini, ha lasciato un profondo segno in chi l’ha conosciuto e ne ha visto l’opera: mai essere paghi dei risultati; domandarsi se quanto fatto poteva essere fatto meglio; chiedersi, con severità verso sé stessi, se altro si poteva fare. Un mondo, un modo di pensare, di essere, di agire, che pare lontano anni luce dai tempi attuali. Nostalgia passatista? Può darsi. Ma vedendo, e sentendo, i visi pallidi di casa nostra, a volte mi coglie un grande sconforto.

Dino Ferronato