G.A.I.A Gavardo Ambiente Informazione Attiva

Richiesta SOSPENSIONE PROGETTO COLLETTORE DEL GARDA
Apprendiamo dalla stampa che Acque Bresciane ha stanziato 2,332 milioni di Euro per monitorare i
punti deboli dei 1334 km di tubi della rete fognaria gardesana.
Ne siamo contenti perché dalla conoscenza dello stato di fatto della rete fognaria dei Comuni
interessati si potranno poi progettare ed eseguire interventi mirati per migliorarne il funzionamento.
Evidenziamo che il progetto in esame avrà la durata di 3 anni e quindi i risultati utili per la
programmazione degli interventi saranno messi sul campo dopo 4/5 anni dall’inizio della mappatura
che, ad oggi, è solo in una fase di assegnazione dell’appalto, quindi non certo già operativa.
Partendo da questa ottima iniziativa attesa da anni vorremmo fare alcune considerazioni in merito
all’annosa questione del mega collettore del Garda.


Appare evidente che ancora una volta da parte delle Istituzioni, ATO e ACQUE BRESCIANE, non
vi è alcuna volontà di coinvolgere nel processo decisionale Sindaci, Cittadini e Comitati che da anni
si battono per un progetto equo, di buon senso, economicamente e tecnicamente vantaggioso (il
comunicato stampa relativo al recente incontro che il Comitato Referendario Acqua Pubblica ha
avuto con i vertici di ATO lo testimonia e NON è stato smentito nè rettificato dal Presidente di ATO
Boifava).
Anche ACQUE BRESCIANE ha ignorato la richiesta di incontro avanzata dai Comitati in merito
alla localizzazione del depuratore del Garda in uno dei Comuni gardesani, rimandando il tutto
ancora una volta, a giochi già fatti, quindi senza la promessa CONDIVISIONE E TRASPARENZA
tanto decantata A PAROLE ma mai messa in pratica nella realtà.
Rimarchiamo la totale responsabilità attribuita all’Ente Gestore in merito al progetto di
collettamento delle fognature dei Comuni Bresciani del Lago di Garda.
Ancora ignoto resta il criterio con cui sono state scelte le 6 opzioni individuate per la depurazione del
Garda bresciano e trasmesse da Acque Bresciane all’Università di Brescia per elaborare lo studio dell’anno
scorso e per quale ragione quelle 6 opzioni siano poi diventate 4 e così trasmesse all’Università per lo
studio di fattibilità tecnico economica depositato ad agosto 2019.
Anche ora in merito alla localizzazione gardesana del depuratore del Garda l’Ente Gestore
ACQUE BRESCIANE ha la grande responsabilità di predisporre i progetti sui quali poi gli Enti
superiori assumeranno decisioni su quanto già deciso aprioristicamente ed in completa autonomia
dall’Ente stesso.
Analizziamo ora su un aspetto fondamentale dello studio di mappatura delle fognature dei Comuni
gardesani commissionato da Acque Bresciane.
Alla luce di ultime dichiarazioni apparse sulla stampa appare ora ancor più
evidente e indiscutibile quanto da sempre asserito dai noi Comitati ed
Associazioni.
Oggi, dopo ben 9 anni in cui gli organi competenti e i vari portatori di interesse (di parte) hanno
cercato di farci digerire la necessità di realizzare il mega collettore del Garda su basi del tutto
SOGGETTIVE, come abbiamo scritto anche nello studio consegnato al Ministro dell’Ambiente
Sergio Costa, si scopre la verità e nulla potrà più essere come prima nel dibattito che concerne la
necessità di rifare completamente l’esistente collettore fognario del Garda.
Riteniamo tramontata l’urgenza della sostituzione della condotta sub lacuale, fattibile a costi limitati
ed in soli 18/24 mesi contro i 10 anni di cantieri di chi contrariamente sostiene l’immediata
dismissione della condotta per giustificare il mega progetto finalmente cade anche l’unico baluardo
rimasto, ovvero:
L’AFFERMAZIONE CHE IL COLLETTORE ESISTENTE E’ INSUFFICIENTE NON SI
BASA SU ALCUN DATO OGGETTIVO!
Infatti i dati non esistono, non sono mai esistiti, tanto che spenderanno 2,4 milioni di euro
(caricati sulle bollette di tutti gli utenti della Provincia di Brescia) per mappare in 3 ANNI tutte le
fognature dei Comuni bresciani del Lago di Garda!
Quindi affermazioni quali: “il collettore del Garda non è più in grado di reggere il carico fognario”
oppure“i dati confermano che il collettore (cioè i tubi delle fognature) non regge e non reggerà” si
rivelano del tutto ARBITRARIE!!!
Erano STIME, fatte ad hoc per giustificare il sottodimensionamento del collettore attuale ma
che in realtà, proprio perché STIME non hanno nessuna base oggettiva e sono del tutto
contestabili e noi lo abbiamo dimostrato nel merito.
Basta rivedere quelle valutazioni ponderate su dati insussistenti, arbitrari e il collettore
esistente ritorna magicamente ancora adeguato ai carichi fognari previsti.
A questo punto riteniamo fondamentale sottoporre alcune domande perché le risposte che ne
scaturiranno avranno un peso non indifferente sulle dirigenze degli Enti coinvolti:
1) come si può affermare che il progetto del collettore è NECESSARIO se non si conosce il carico
fognario che vi confluisce?
2) non sarebbe logico, di buon senso, aspettare la fine di questo studio per redigere un progetto ad
hoc basato sulle reali esigenze e che corregga le puntuali sofferenze del collettore esistente?
3) con quale motivazione si effettua un PROGETTO di questa rilevanza ORA, quando si vuole con
un secondo studio rivedere (in 3 – 4 anni) e monitorare tutta la rete di collettamento del Lago
azzardando che il PROGETTO in corso sia del tutto superato dai dati che deriveranno dal
monitoraggio puntuale della rete fognaria nel momento stesso in cui sarà concluso, visto che il
collettore potrebbe non essere più lo stesso?
4) se lo studio, tra 4 anni, dimostrasse che non c’è la necessità di un nuovo collettore e di un nuovo
depuratore, cosa succederebbe all’iter del progetto costato a quel punto diverse centinaia di migliaia
di euro, senza contare il tempo perso inutilmente?
Crediamo che il BUON SENSO chieda UNA IMMEDIATA SOSPENSIONE DELLA
PROGETTAZIONE DEL MEGA COLLETTORE DEL GARDA in attesa di avere dati certi su
cui poter redigere uno studio di fattibilità che, ribadiamo ad oggi, si basa su STIME SOGGETTIVE
DEL TUTTO CONTESTABILI, risalenti a circa 9 anni fa!
Non è questione di essere pro o contro ad un PROGETTO, è solo questione di buon senso e di tutela
dei soldi pubblici!
Se la condotta sub lacuale fosse veramente un problema potrebbe essere sostituita a costi minimi e
in tempi brevissimi.
In MERITO alle affermazioni del Presidente di ATO Aldo Boifava relative alla separazione delle
acque bianche e nere e sulle acque di prima e seconda pioggia lo invitiamo a documentarsi meglio,
(basta leggere un testo universitario di costruzioni idrauliche) evidenziando che proprio in questi
giorni ACQUE BRESCIANE sta operando per separare le acque bianche e nere in alcuni Comuni
quali San Felice e Desenzano e come si stia attivando per togliere le immissioni dei rii nei comuni
di Toscolano, insomma, quello che lui dice essere impossibile in realtà lo si sta già facendo.
Distinti saluti
per Acqua Alma onlus
per Associazione Ambiente Futuro Lombardia
per Comitato G.a.i.a. Gavardo Ambiente Informazione Attiva
per Comitato Mamme del Chiese
per Comitato Mamme del Garda
per Comitato Visano Respira “acqua e aria pulite”
per Comitato Referendario Acqua Pubblica
Ing. Grumi Filipp