L’ECO COMPIE 40 ANNI

Continueremo ad essere un giornale libero e daremo voce a chi non ce l’ha.
Con il 2021 L’Eco, il nostro settimanale ora ricercato ora snobbato, compie 40 anni di presenza ininterrotta sul territorio. Il traguardo ci fa orgogliosi e ci dà coraggio e maggior determinazione nel nostro lavoro. In fondo non abbiamo grosse pretese se non di esprimere liberamente il nostro pensiero senza nessun condizionamento.

Continueremo però anche a dare spazio a coloro che su altri giornali non troverebbero mai spazio per vari motivi: o perché sono di là, o perché qui o perché là, ma in realtà perché sono voci non gradite, fuori dal coro. Anche questi hanno il diritto di poter dire quello che pensano.
Nessuno possiede la verità, e tanto meno noi.

Nessuno possiede la verità, e tanto meno noi.
Però è certo che la verità non viene fuori da una voce a senso unico, nemmeno se è la voce della presunta maggioranza.
Anche la voce più sola ha il diritto-dovere di esprimersi, un dovere che richiede di più coraggio, e che perciò diventa diritto ancor più sacrosanto, che non si può soffocare come spesso si vorrebbe fare e si fa.

Raccontiamo i fatti e li documentiamo, soprattutto quelli ignorati dalla stampa più diffusa, fatti anche gravi della comunità che qualcuno dovrebbe smentire ma non lo fa mai: pubblichiamo lettere aperte che non ricevono mai risposta, diamo ospitalità a coloro che la chiedono…
Ci esponiamo, così facendo, alla disapprovazione di certi benpensanti, per i quali il quieto vivere sembra lo scopo massimo della vita della comunità.
Ma questo è un clamoroso equivoco che QUALCUNO ha smentito 2000 anni fa, mettendosi provocatoriamente in gioco fino alla morte.

Dunque, visti i tempi che corrono, non è da apprezzare un giornale dove senza condizionamenti si dice e si può dire quello che si pensa ?.
E dove si danno informazioni che altri preferiscono tacere?.
Un famoso viaggiatore, dopo aver discusso nello scompartimento del treno con un compagno di viaggio, di idee contrarie alla sue, così concludeva:
“ IO NON LA PENSO COME LEI PERO’ DAREI LA VITA PERCHE’ LEI POSSA DIRE QUELLO CHE PENSA”.

Noi certo non siamo eroi di tal tipo, e nemmeno chiediamo di esserlo ai nostri lettori: però un piccolo atto di coraggio ci permettiamo di chiederlo per il nuovo anno: dateci un segno di condivisione, se questa c’è, magari con un abbonamento sostenitore del giornale.

Grazie… e Buon Anno.

La redazione