UNA TESTIMONIANZA – L’ECO DEVE CONTINUARE

E’ ancora limpido in me il ricordo di quel giorno di primavera del 1982, quando insieme ad altri partecipammo alla presentazione della nascita del “L’ECO DELLA BASSA BRESCIANA”  con l’impegno di Danilo Mor e dei suoi collaboratori a realizzare un giornale, settimanale d’informazione da subito. L’amico Danilo, conosciuto tanti anni prima, per la sua innata attenzione alla politica, al sociale, allo sport, assessore, un centro fiera quotato in Europa,  e poi anche alpino, mi chiese di collaborare, scrivendo di notizie anche dai paesi vicini. Pur non essendo monteclarense, ho  potuto vivere molti problemi che coinvolgevano anche il mio piccolo paese di Mezzane e di riflesso il mio capoluogo Calvisano.

La politica democristiana in primis con la conoscenza di persone  -direi personaggi- che hanno segnato la storia ed il progresso di Montichiari. Paese che è sempre stato al centro della zona, così come è avvenuto anche con norme legislative regionali, dall’Ospedale  all’Ussl, alla Cbbo. Organismi che ho avuto l’onore di farvi parte in rappresentanza dei miei concittadini. Dopo qualche ritrosia  incominciai a scrivere periodicamente per L’Eco, convinto che l’informazione è la base principale della pubblicizzazione del potere anche locale, quasi sempre nascosto,  della partecipazione dei cittadini alla vita civica e sociale, in particolare dei più deboli, lavoratori ed anziani, dimenticati dai soloni della stampa.

L’Eco è la memoria di quarant’anni di vita monteclarense e non solo, un lungo cammino, tanti hanno scritto sulle sue pagine, qualcuno di Essi ci hanno preceduto nei cieli. Le nostre famiglie, il paese, il mondo è cresciuto accanto ad esso. Quante cose ritornano alla mente sfogliando le pagine, fatti e persone, una memoria che dovrebbe spronarci ed aiutarci per il domani. Alcuni fatti, specialmente nel sociale e politico vengono proposti come nuovi, mentre invece si sono già vissuti e pensati in passato.

Da domani “L’Eco” sarà on-line, la dolorosa e tragica situazione del Covid,  ha sicuramente spinto a questa scelta. Non dimentico le corse del lunedì, per tanto tempo, con la notizia battuta con  la macchina da scrivere, dove la brava Margherita ricopiava, e poi con la Mamma, Suocera e figli impegnati alla piegatura delle pagine, quasi sempre dodici se speciale fino a venti,  poi sistemazione dell‘etichetta per la spedizione. All’inizio  e per anni alle poste di Montichiari, più tardi per Danilo, editore, impaginatore, postino distributore, di corsa a Brescia, con sempre più costi di spedizione.

I miei scritti a volte, hanno trovato posto anche in  prima pagina, come avvenuto il 15 giugno 1991, con la foto a tutta pagina di Papa Giovanni Paolo II°, salutato per la Sua visita a Castiglione delle Stiviere. Così come abbiamo avuto l’opportunità di stampare all’interno dell’Eco la pubblicazione periodica di “Orientamenti D.C. Mezzane” dal 1982 al 1998,  come ciclostilato avevamo iniziato nell’autunno del 1971, dando lustro ed importanza anche alle notizie e problemi della nostra Frazione calvisanese.

Non va dimenticato, che questa collaborazione, oltre al condividere varie iniziative proposte da L’Eco, dalla Festa al Premio San Pancrazio, mi ha consentito di seguire alcune gara ciclistiche, come il Giro d’Italia, Campionato mondiale a Firenze e quelli  in pista, accreditato in tribuna stampa.

Ora tocca a tutti noi, sostenitori, lettori vecchi e nuovi, non lasciarlo  morire, perché quando un giornale chiude sono tante le voci che si spengono, e il paese  perde una parte della sua libertà e democrazia, cardini della nostra Costituzione Italiana.

Marino Marini

 

li, 18.01.2021