GIUDIZI SENZA…GIUDIZIO

Bagarre, in Consiglio comunale, a Montichiari. Oggetto del contendere: spese giudiziarie in carico ai due ex-sindaci, Rosa e Zanola, nel processo per le mancate bonifiche di tre discariche abusive. Il tutto è iniziato nel lontano 1998, quando fu stipulata una convenzione per il recupero di quattro discariche abusive. I soggetti in causa erano tre: il Comune di Montichiari, nella persona del sindaco Badilini; la Regione Lombardìa ed il Gruppo Systema. La Regione autorizzò, al Gruppo Systema, al fine del recupero, una discarica da 1,3 milioni di mc. Nel 1999, vinte le lezioni arriva, amministrando per 15 anni, la Lega. Nel 2006 l’amministrazione Rosa-Zanola decide la decadenza della convenzione. Dopo il recupero di una sola discarica: per le opposizioni un regalo a Systema; per l’allora capogruppo leghista, Marco Togni, errori precedenti di Badilini.

La vicenda finisce in tribunale e, dopo qualche anno (i soliti tempi della giustizia italiana) Rosa e Zanola vengono assolti. Badilini non è nemmeno sfiorato dalla vicenda. Conclusione affatto lieta: Montichiari si trova senza tre discariche recuperate e con un bel regalo al Gruppo Systema. Quale credibilità ha la Lega che fa gli accordi per bonificare il territorio e, poi, li disfa? Sui danni derivati sarebbe interessante il parere della Corte dei Conti…Il Gruppo Systema, come la Gedit, verrebbe da dire, non è una società di beneficienza. Rispettate le leggi dello stato, non deve render conto a nessuno del suo operato. Diversa la vicenda per la politica e le istituzioni che risposte devono dare, in primis, ai cittadini. Se non si riesce a capire dove stiano le colpe di Badilini, ancor più  sfugge perché questi signori non citino mai la Regione Lombardìa coinvolta, a pieno titolo, nella vicenda. O meglio, si capisce benissimo: significa mettere in discussione l’operato del loro partito, che ha fatto la stessa scelta di Badilini!!! Intanto i due sindaci devono pagare 51.000 € di spese giudiziarie. Anticipate dal comune che, poi, si rivarrà sull’assicurazione che, par di capire, non ne vuol sapere in quanto la stipula, del contratto, è successiva all’inizio della vicenda. Obiezione allegramente superata dal capogruppo consiliare leghista secondo il quale, in mancanza dell’assicurazione, il rimborso verrebbe richiesto a chi aveva mosso accuse infondate contro gli ex sindaci, costringendoli a sostenere le spese per difendersi. Semplice verifica: dopo tre mesi, di conoscenza riguardo alle “accuse infondate”, decadono i termini per eventuali querele. Se, comunque, per un semplice esercizio scolastico, non ci fossero termini, di tempo, per la querela, verrebbe da dire che anche le amministrazioni comunali precedenti avrebbero le stesse possibilità nei confronti delle accuse leghiste…

Dino Ferronato