PROVERBI SUI LIBRI
Dovendo trascorrere lunghe serate in casa, stando al calduccio sul divano, i libri sono un’ottima compagnia, un passatempo interessante. Ognuno può avere a disposizione il genere di libri che preferisce, sia in libreria che in biblioteca, che offre il servizio di prestito gratuito, pertanto alla portata di tutti. C’è chi preferisce l’e-book, ma l’odore della carta e poter sfogliare manualmente un libro ha un sapore ineguagliabile, per chi ama gli scritti cartacei come me.
Molti i proverbi sui libri: “Libro del destino” è il primo proverbio su cui mi soffermo, in questo periodo di incertezze, dove non si sa quanto valgano tutte le attenzioni che mettiamo in atto quotidianamente per preservarci la salute, o se appunto il libro del destino di ognuno, sia già scritto, al di là dei nostri comportamenti e delle nostre scelte di vita…MAH!!! Messo poco in atto, invece :”Non giudicare il libro dalla copertina”, cioè non fermarsi alle apparenze, specialmente riferito al giudizio su persone che, spesso, conosciamo poco, solo la loro esteriorità..e malgrado questo ci permettiamo di criticarle. “Leggere qualcuno come un libro”, invece, è capire profondamente le persone con cui ci rapportiamo, quasi come avessero scritto in fronte tutto ciò che vorremmo sapere, simile al detto”Essere un libro aperto”- non avere segreti, sapersi mostrare con sincerità. Spesso ironico “Parlare come un libro stampato”, rivolto a chi parla in modo corretto e appropriato, a volte però vantandosene, per sottolineare la sua superiorità di cultura. Simpatico “Cosa letta nel libro dei sogni”- una fantasia probabilmente impossibile da realizzare, che esiste solo nei sogni. Negativo “Essere sul libro nero”- catalogati come persone sgradite. Fu coniato durante la Rivoluzione Francese, quando su un registro dalla copertina nera venivano segnati i nomi dei sospettati di essere simpatizzanti della monarchia o nobili; in seguito quest’espressione fu estesa ad elenchi di persone da tenere sotto controllo dalla polizia, per sospetto di reati pubblici e politici. Certo è che leggendo ci si stacca dalla realtà, per entrare in altri mondi, in altre vite e soprattutto in periodi difficili, leggere ci può aiutare ad evadere un po’ dai problemi e ricaricarci.
Ornella Olfi