LA FESTA DEL PERDONO
Quella domenica pomeriggio si celebrarono
le Prime Confessioni.
Al catechismo fanciulli e fanciulle
avevano imparato
le parabole della misericordia,
i gesti di Gesù quando perdonò
la Maddalena, il ladro in croce, il rinnegamento a Pietro.
Sapevano che
la confessione è la festa del perdono
da farsi
non con paura come quando la maestra interroga, ma con sollievo come quando la mamma corregge.
Arrivarono con i genitori.
Presero posto nei banchi.
Anche Gesù andò al tempio con Maria e Giuseppe.
Dopo il canto, il Vangelo e le preghiere.
Mamme, papà e figli
si aiutarono tra loro nell’esame di coscienza.
Si accostarono ciascuno al confessore.
Per ringraziare il Signore
diedero il bacio al Crocifisso.
La festa del perdono
continuò poi all’oratorio
con un piccolo sapore anche esterno.
Qui mi avvicinò Giorgio:
ricci biondi, occhi vivaci.
Con un sorriso da cui traspariva la gioia del cuore,
mi disse:
“Sa che è facile confessarsi!”.
Doveva sentirsi dentro un grande sollievo.
Mi ripetè:
“È proprio facile confessarsi!”
Mi fermai a guardarlo.
Come illuminato dall’alto gli risposi:
“Giorgio, hai ragione: è facile confessarsi.
Sai il perchè?
È Gesù che fa tutto”.
Soddisfatto corse a raccontarlo alla mamma.
È proprio Gesù che fa tutto:
Lui ha pagato per noi,
Lui ha vinto il peccato, amandoci fino alla croce.
A noi tocca
farci umili e fiduciosi,
accogliere la sua misericordia,
e entrare nella sua vita.